La coppia dopo il distacco dei figli: reinvestire nel rapporto coniugale
Con l’uscita di casa dei figli e con il loro conseguente svincolo dalla famiglia d’origine, la coppia si ritrova a dover rinegoziare e reinvestire su di sé, recuperando la propria valenza coniugale oltre che genitoriale.
È un momento molto delicato e talvolta difficile in quanto se da un lato si ha l’occasione di recuperare un proprio spazio ed un proprio tempo, dall’altro porta con sé diverse criticità.
Se con la nascita del primo figlio la coppia ha dovuto affrontare il delicato passaggio dalla diade alla triade, ora è chiamata al compito inverso ovvero quello di tornare ad essere in due.
Innanzitutto si può presentare la cosiddetta “sindrome da nido vuoto” per cui la mancanza dei figli provoca nei genitori sentimenti di inutilità, di perdita, di senso di vuoto. Il fatto che negli ultimi anni il momento del distacco dalla propria famiglia d’origine si sia spostato più avanti nel tempo, implica che i genitori avranno un’età in cui devono affrontare anche altre tappe della propria vita, come ad esempio il pensionamento.
L’uscita dei figli da casa diventa quindi un evento emotivamente delicato sia per il singolo genitore sia per la coppia.
La coppia dopo il distacco dei figli. Più tempo da passare in due
L’evento critico rappresentato dall’uscita dei figli da casa racchiude in sé, come tutti i cambiamenti importanti, aspetti di risorsa e aree di rischio.
Improvvisamente la coppia può disporre di molto più tempo da passare insieme ma allo stesso tempo possono riemergere conflitti che sembravano superati o il rischio di sentirsi due estranei.
Gli eventuali conflitti di coppia che nascono in questa fase sono il risultato di problemi non emersi nelle fasi precedenti, ci possono essere dei problemi relazionali pregressi, dei nodi irrisolti, del risentimento e del rancore per questioni sepolte.
I partner possono essersi percepiti per lungo tempo quasi esclusivamente come genitori, e il ruolo che ciascuno aveva può aver svolto la funzione di collante.
Il fatto di trovarsi improvvisamente da soli e di doversi guardare nuovamente come coppia coniugale può provocare disequilibri e difficoltà di riassestamento.
Reinvestire nella coppia: come fare
Perché la coppia non si sfaldi è necessaria la volontà di riscoprirsi, di rinegoziare, di essere nuovamente incuriositi dall’altro.
Deve quindi esserci un reciproco reinvestimento di energie emotive ed affettive.
Questo è il momento per riscoprirsi coppia, crearsi degli spazi, fissare degli obiettivi condivisi, fare progetti, ritrovare la piacevolezza dello stare insieme.
In questa fase la stabilità del rapporto è minata anche dal doversi occupare dei propri genitori, ormai anziani.
La coppia si trova in mezzo a due generazioni: quella dei propri genitori, che necessitano di cure, e quella dei propri figli che si stanno svincolando.
Questa posizione richiede notevoli energie ma allo stesso il nuovo tipo di rapporto che si viene ad instaurare con i propri genitori anziani può rappresentare una risorsa per i singoli. Si mette infatti in gioco quella circolarità per cui ci si sente riconoscenti per ciò che si è ricevuto e si ha il desiderio di restituire l’affetto e la cura. Ciò permette una crescita e un arricchimento in quanto persone.
A cura di Adriano Legacci, Anna Galtarossa